1) La comunicazione come fattore essenziale nella società post-industriale L’era post-industriale, definita anche come epoca post-moderna, inizia nel corso degli anni ’70, in contrapposizione con la società moderna, che risaliva all’Illuminismo, Razionalità e Determinismo, e anche in contrapposizione alla Rivoluzione Industriale (macchine, motori, energia elettrica e tutto ciò che ha portato alla catena di montaggio). Con gli anni ’70 alcuni aspetti di questa società moderna sono stati messi in discussione, sia da un punto di vista sociale che produttivo. In quel periodo si è anche affiancata una nuova visione del consumo, con un soggetto consumatore che è prettamente razionale ma sceglie anche in base a percezioni emozionali e soggettive, e ciò ha portato ad una visione esperienziale dei processi di consumo che si è affiancata ad una visione meramente informativa (la perfetta conoscenza e informazione). Sempre in questo periodo ci sono innovazioni tecnologiche fondamentali, e ciò è la base dell’epoca digitale, dall’invenzione dei transistor alle applicazioni dei microprocessori che superano la catena lineare del valore, che si spezza in due: -produzione fisica di beni e servizi -produzione di informazioni relative a beni e servizi